Si presenta “Un filo d’olio” di Simonetta Agnello Hornby a Catania

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Un filo d’olio (Sellerio Editore).

Giovedì 28 aprile, alle ore 18, presso la Feltrinelli Libri e Musica, via Etnea 285, Catania.

Venerdì 29 aprile, alle ore 10,30, presso Refettorio Piccolo, Biblioteche Riunite Civica e Ursino Recupero, Monastero dei Benedettini, piazza Dante 32, Catania.

Venerdì 29 aprile, alle 18,00, presso Palazzo Platamone, Via Landolina, Catania.

Memoria familiare, nostalgia dell’infanzia, romanzo autobiografico. “Un filo d’olio” è tutto questo. E anche un ritratto della Sicilia anni Cinquanta in una famiglia dell’aristocrazia terriera. Attraversando l’Ottocento e il Novecento, Simonetta Agnello Hornby ha raccontato la Sicilia con storie forti e personaggi leggendari, da La Mennulara a La zia marchesa a La monaca. Ora è il ricordo autobiografico che si fa protagonista in uno scenario, quello della casa di campagna, dove l’autrice ha trascorso le estati della sua infanzia e della giovinezza. Si chiama Mosè il luogo dell’anima dell’autrice, nome biblico derivante dal primo proprietario – un’opera pia – dell’antica masseria che ha resistito alla guerra. A pochi chilometri dai templi dorici dell’antica Akragas, Mosè accoglie da maggio ad ottobre la famiglia Agnello. Simonetta rivive e racconta quelle estati, i riti del viaggio, l’arrivo – ogni volta un’emozione rivedere l’enorme gelso, le aie assolate, gli ulivi argentati, le stanze fresche, cercare i nidi tra le persiane, attendere gli ospiti, le visite, i cugini. I giochi, gli svaghi che si ripetono sempre uguali. E nel racconto affiora il lessico familiare, i parenti e le loro mille storie, i contadini, la servitù, figure che si sono impresse nella memoria dell’autrice e da cui ha tratto spunto per i romanzi in cui storia e tradizione si combinano con un’intensità evocativa tale da far pensare ad alcuni classici della letteratura siciliana. Fra i ricordi più vivi quelli legati ai riti del cibo e della sua preparazione, piatti legati alla tradizione familiare, agli aromi pungenti della campagna, alle verdure spontanee e ai segreti mai svelati.

Biografia
Nata e cresciuta a Palermo, Simonetta Agnello Hornby ha sposato un inglese dopo aver conseguiti il dottorato in giurisprudenza nel 1967. Da allora ha vissuto all’estero, dapprima negli Usa e in Zambia, e dal 1970 in Inghilterra, nel quartiere dell City of Westminster, a Londra.
Ha completato gli studi giudiridici inglesi mentre i suoi due figli erano piccini, e poi ha lavorato nella City di Londra. Nel 1979 fondo’ Hornby and Levy, uno studio legale nel quartiere di immigranti di Brixton, che ben presto si specializzo’ nel diritto di famiglia e dei minori. Hornby e Luevy furono il primo studio d’Inghilterra a creare un dipartimento riservata ai casi di violenza all’interno della famiglia.
La maggior parte dei clienti dello studio e’ caraibica o nera, e nel 1997 Hornby & Levy pubblico’in un libro, The Caribbean Children’s Law Project, il risultato della ricerca condotta da quattro membri dello studio legale in Giamaica, Trinidad, Barbados e Guyana, sul diritti dei minori e sulle strutture per i minori. Il libro e’ tuttora l’unico lavoro del genere al mondo.
Simonetta Agnello Hornby ha insegnato diritto dei minori all’universita’ di Leicester ed e’ stata part-time presidente del Special Educational Needs and Disability Tribunal. per otto anni.
Nel 2000 inizio a scrivere romanzi e ha pubblicato La Mennulara (2002), La zia marchesa (2004), Boccamurata,(2007) e Vento Scomposto (2009) con Feltrinelli. Tutti i suoi libri sono stati dei best sellers e sono tradotti in molte lingue. Dal 2008 Simonetta Agnello Hornby, pur continuando a esercitare l’avvocatura, si dedica principalmente alla scrittura.

Author: Redazione

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