Teatro Greco di Siracusa. XLVIII Ciclo di Spettacoli Classici

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Teatro Greco di Siracusa. XLIX Ciclo di Spettacoli Classici 2013

 

Sarà “Prometeo” di Eschilo ad inaugurare, il prossimo 11 maggio, il XLVIII ciclo di rappresentazioni di spettacoli classici al teatro greco di Siracusa. Come ogni anno, dal 1914, ad impegnarsi nella progettazione ed organizzazione dell’evento è l’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA), che, trasformato da ente pubblico a fondazione nel 1998, mira a diffondere e valorizzare la cultura classica. Quest’anno in scena fino al 30 giugno ci saranno due tragedie e una commedia. 

Oltre “Prometeo” infatti l’altro dramma sarà “Le Baccanti” di Euripide. La regia del Prometeo è affidata a Claudio Longhi con il protagonista impersonato da Massimo Popolizio.
Le Baccanti avranno invece la regia di Antonio Calenda, con Giorgio Albertazzi nel ruolo di Dioniso. Le scene sono di Rem Kolhaas, il coro sarà composto dalla Martha Graham Dance Company.
Le due tragedie  andranno in scena a giorni alterni fino al 29 giugno, lunedì esclusi. Nel mese di maggio l’inizio sarà alle ore 18.30 mentre a giugno sarà alle ore 18.45

L’altra opera in programma è la commedia “Gli Uccelli” di Aristofane che, con la regia di Roberta Torre, andrà in scena tutti i lunedì (14,21,28 maggio; 4,11,18,25 giugno) e sabato 30 giugno, data di chiusura del XLVIII ciclo di spettacoli classici.
A fare da scenario, come sempre, l’imponente teatro greco di Siracusa, le cui origini pare risalgano al V secolo a.C. e che venne modificato considerevolmente in epoca romana.

Questo ciclo di rappresentazioni è il maggiore appuntamento nazionale per le tragedie greche. Il grande afflusso di pubblico, anche internazionale, ne conferma infatti il successo ed il gradimento. Particolare attenzione viene posta per le scuole, a cui è assegnata una promozione speciale con il costo del biglietto di 24 euro per il settore non numerato di prima e seconda fascia.
Ma agli studenti è riservato anche il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, giunto quest’anno alla 18° edizione, che si svolgerà dal 9 al 31 maggio al teatro greco di Palazzolo Acreide (paese a 40 km da Siracusa). Il Festival offre ai giovani l’opportunità di rappresentare, da protagonisti, un dramma antico in un vero teatro greco, quello di Palazzolo appunto, risalente al 250 a.C.
Negli anni la manifestazione è molto cresciuta tanto da raggiungere nell’ultima edizione il coinvolgimento di 90 istituti, con la presenza di 3000 giovani italiani, europei e dei paesi del Mediterraneo. Inoltre, più di 30.000 studenti assistono ogni stagione agli spettacoli classici. Originariamente riservato agli allievi delle scuole superiori, oggi è aperto anche agli studenti delle scuole medie di 1°grado, alle formazioni teatrali universitarie e alle scuole nazionali d’arte drammatica. 

Per info sui biglietti e prenotazioni
mail biglietteria@indafondazione.org
telefono   +39 0931 487248       
orari biglietteria lun-ven h. 10.00/13.00 – 15.00/17.00 
Numero verde  800.542.644

 

prometeo-teatro-greco-siracusaPrometeo di Eschilo

Il dramma è ambientato in Scizia, tra le rupi di una terra desolata.
Potere e Forza, accompagnati da Efesto, hanno catturato il titano Prometeo ed ora lo incatenano ad una rupe: è un ordine di Zeus, che lo punisce per aver elargito indebiti favori ai mortali ed aver donato il fuoco agli uomini, ribellandosi al suo volere. Incatenato in questa terra di confine il prigioniero ribelle incontrerà i personaggi del dramma, creature cosmiche, immaginifiche o mostruose, che tentano di portargli conforto e consiglio: il Coro delle ninfe Oceanine, il titano Oceano, con il suo cavallo alato, Io, la fanciulla amata da Zeus e tramutata in vacca per la gelosia di Era, costretta a vagare in un eterno viaggio per via di un assillo che la rende folle. A lei Prometeo il veggente preannuncia le future peregrinazioni, la conquistata liberazione, la sorte della sua discendenza. Proprio in virtù del suo dono profetico, Prometeo conosce un segreto che potrebbe causare la rovina di Zeus, la nascita di un figlio in grado di spodestare il padre: per questa ragione Zeus ordina ad Hermes di raggiungere Prometeo ed indurlo a confessare la verità. A nulla serviranno gli argomenti o le minacce del dio, di fronte allo spirito indomito del titano: la collera di Zeus si volgerà contro Prometeo, con tutta la sua violenza, ed il titano sarà scagliato nell’abisso, insieme alla rupe cui è incatenato.

Datazione incerta. Probabilmente composta negli anni sessanta del V sec. a.C.

Personaggi in ordine di apparizione:
Potere – Forza – Efesto – Prometeo – Coro di Ninfe Oceanine – Oceano – Io- Hermes

 

dioniso-teatro-greco-siracusaBaccanti di Euripide

Il dio Dioniso, figlio di Zeus e di Semele, giunge in forma umana a Tebe, patria della madre, per punire, travolgendone le menti, quanti hanno dubitato della sua natura divina. Rese folli dal dio, le donne tebane e le figlie di Cadmo, che lo avevano misconosciuto, sono ora fuggite sui monti, per celebrare i riti dionisiaci, mentre il dio si è lasciato volutamente catturare dal re Penteo ed incatenare all’interno della sua reggia. E’ lo stesso Dioniso a raccontare i fatti, nel prologo del dramma.
Il delirio dionisiaco si diffonde ora per tutta la città: anche il padre di Semele, Cadmo, e l’indovino Tiresia celebrano la potenza del dio. Solo Penteo, figlio di Agave, è deciso ad opporsi alla follia ispirata da Dioniso, ma quando le donne si recano sul monte Citerone per celebrarne i misteri, si lascia convincere dal dio a seguirlo sul monte, travestito da donna, per spiarle. A questo punto, la madre di Penteo, Agave, sorella di Semele, e le Baccanti in preda al delirio dionisiaco lo scambiano per un leone e lo fanno a pezzi. Venuto al corrente dell’accaduto, Cadmo ricompone le membra di Penteo e per ultimo trova il suo capo nelle mani della madre: solo adesso Agave riconosce con orrore il figlio in quella che credeva la testa del leone, esibita come un trofeo. La vendetta è compiuta. Dioniso appare ora dinanzi a Cadmo che piange la morte di Penteo: le sventure accadute derivano dal non aver onorato la potenza del dio. Cadmo soffrirà ancora finché, mutato in drago, sposerà Armonia e troverà pace.

Datazione incerta. Tra il 405 e il 403 a.C.

Personaggi in ordine di apparizione:
Dioniso – Coro di Baccanti – Tiresia – Cadmo – Penteo – Soldato – Bovaro – Messaggero – Agave

 

Uccelli di Aristofane

Pisetero ed Evelpide, due Ateniesi stanchi di vivere nella propria città resa opprimente da costanti delazioni e processi, hanno deciso di insediarsi nel mondo degli uccelli, l’unico veramente libero. I due riescono a farsi accettare, nonostante le iniziali resistenze, grazie al sostegno dell’Upupa, l’uccello che un tempo era stato un uomo, il re trace Tereo. Tuttavia, a causa dei nuovi arrivati, questo mondo alternativo inizia a somigliare al luogo da cui loro stessi erano fuggiti: Pisetero convince infatti l’Upupa e gli altri uccelli dei vantaggi che avrebbero ricevuto fondando una città tra cielo e terra. D’altra parte, sottolinea Pisetero seducendo facilmente i suoi ascoltatori, furono gli uccelli e non gli dei i più antichi abitanti del mondo. La nuova città, battezzata Nubicucculia, sarà potentissima, perché intercettando i fumi delle vittime consacrate dagli uomini agli dei, costringerà questi ultimi a scendere a patti con gli uccelli per non morire di inedia. Inoltre Nubicucculia viene cinta da un muro cosicché gli dei non potranno più soddisfare liberamente le loro voglie tra gli umani senza il benestare degli uccelli.
Nubicucculia si corrompe dunque rapidamente cedendo alle logiche del potere; anche da Atene giungono persone d’ogni tipo per trarne vantaggio: un sacerdote, un poeta, un oracolista, un geometra, un ispettore, un mercante di decreti. Pisetero li caccia via, così come caccia quanti chiedono asilo. Manda via persino la dea Iride, messaggera di Zeus, entrata in città senza lasciapassare. A questo punto, infuriati, gli dei mandano una delegazione per far desistere gli uccelli dai loro propositi, ma questi – sobillati da Pisetero che a sua volta segue tutte le istruzioni impartitegli da Prometeo – non cedono ed anzi offrono ai nuovi venuti un piatto ricolmo di loro “concittadini” arrostiti: una punizione esemplare per gli oppositori del regime.
Per poter godere ancora dei deliziosi profumi dei sacrifici, alla delegazione divina formata da Poseidone, Eracle e Triballo non resterà che assecondare la volontà degli uccelli: Zeus dovrà restituire loro lo scettro ed acconsentire al matrimonio di Pisetero con sua figlia Basileia, la depositaria dei fulmini, simbolo del potere assoluto.

Datazione 414 a.C

Personaggi in ordine di apparizione:
Pisetero – Evelpide – Servo di Upupa – Coro di Uccelli – Sacerdote – Poeta – Oracolista – Geometra – Ispettore – Mercante di decreti – Primo messaggero – Secondo messaggero – Iride – Primo Araldo – Parricida – Cinesia ditirambografo – Sicofante – Prometeo – Poseidone – Triballo – Eracle

 

Calendario rappresentazioni

Maggio 2012 
Inizio spettacoli h 18.30

11

VEN

Prometeo

 

12

SAB

Baccanti

 

13

DOM

Prometeo

 

14

LUN

Uccelli

 

15

MAR

Prometeo

posto unico

16

MER

Baccanti

posto unico

17

GIO

Prometeo

 

18

VEN

Baccanti

 

19

SAB

Prometeo

 

20

DOM

Baccanti

 

21

LUN

Uccelli

 

22

MAR

Baccanti

posto unico

23

MER

Prometeo

posto unico

24

GIO

Baccanti

 

25

VEN

Prometeo

 

26

SAB

Baccanti

 

27

DOM

Prometeo

 

28

LUN

Uccelli

 

29

MAR

Prometeo

 

30

MER

Baccanti

 

31

GIO

Prometeo

 

 

Giugno 2012
Inizio spettacoli h 18.45

01

VEN

Baccanti

 

02

SAB

Prometeo

 

03

DOM

Baccanti

 

04

LUN

Uccelli

 

05

MAR

Baccanti

posto unico

06

MER

Prometeo

posto unico

07

GIO

Baccanti

 

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VEN

Prometeo

 

09

SAB

Baccanti

 

10

DOM

Prometeo

 

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LUN

Uccelli

 

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MAR

Prometeo

 

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MER

Baccanti

 

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GIO

Prometeo

 

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VEN

Baccanti

 

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SAB

Prometeo

 

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Baccanti

 

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Baccanti

 

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MER

Prometeo

 

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GIO

Baccanti

 

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VEN

Prometeo

 

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Baccanti

 

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DOM

Prometeo

 

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LUN

Uccelli

 

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MAR

Prometeo

 

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MER

Baccanti

 

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GIO

Prometeo

 

29

VEN

Baccanti

 

30

SAB

Uccelli

 

 

 

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Author: Redazione

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