Venerdì 17 giugno 2011, nell’ambito della 57^ rassegna cinematografica di Taormina, il regista e attore palestinese Elia Suleiman riceverà il premio Fondazione Roma-Mediterraneo Award per il Dialogo tra le Culture.
Originario della città di Nazareth, nel 1982 Suleiman si trasferì a New York per girare alcuni cortometraggi, il più noto dei quali è Homage by Assassination (1991) sulla prima Guerra del Golfo.
Divenuto docente di cinema nell’Università Birzeit di Gerusalemme, nel 1996 Suleiman diresse il primo lungometraggio, Cronaca di una sparizione, premiato come migliore Opera Prima alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Nel 2000 ha diretto il cortometraggio Cyber-Palestina, rivisitazione in chiave moderna del viaggio di Maria e Giuseppe a Betlemme attraverso una sempre più assediata Striscia di Gaza.
La notorietà a livello internazionale del regista palestinese è giunta però con il film Intervento divino. Cronaca d’amore e di dolore, ambientato al checkpoint tra Nazaret e Ramallah e interpretato dallo stesso Suleiman (Gran Premio della Giuria 2002 a Cannes).
L’ultimo lungometraggio, Il tempo che rimane, è stato presentato alla fine del 2010: interpretato ancora una volta dal regista, narra la storia di Fuad, membro della resistenza palestinese sin dalla creazione dello stato d’Israele nel 1948, e della sua difficile relazione con il figlio. Un’opera in buona parte autobiografica che pone ancora una volta l’accento sulle tragedie del popolo palestinese sotto l’occupazione israeliana, che ha consacrato Elia Suleiman come uno dei migliori cineasti mediorientali odierni.
