A Catania la rassegna cinematografica “Unità d’Italia. Italiani ieri e oggi”

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All’interno del cartellone di ‘Etnafest’ 2011, per la sezione cinema, parte la rassegna cinematografica “Unità d’Italia. Italiani ieri e oggi”, dieci film per 150 anni, organizzata dal Servizio “Politiche culturali” e dal Servizio “Turismo” della Provincia regionale di Catania, utilizzando i servizi della Cinestudio s.r.l., con proiezioni nell’Anfiteatro delle Ciminiere, di viale Africa, Catania, dal 22 agosto, tutte le sere, fino al 31 agosto, alle ore 21.

Attraverso dieci film, non necessariamente i più visti o famosi, ”come eravamo” noi italiani e come siamo diventati, come siamo oggi la Provincia regionale di Catania, ha voluto celebrare i 150 anni della nostra nazione.
Il cinema, infatti, nato poco più che tre decenni dopo l’Italia unita, può permetterci, con mirabile sintesi creativa, una lettura sia analitica e critica, nelle sue forme più artistiche, elaborate e impegnate, dei limiti e delle contraddizioni del nostro processo unitario (per es. Allonsanfan e Noi credevamo) e, nel registro leggero, ma non per questo superficiale, della giovane commedia, una divulgativa e accattivante denuncia, piena di amara e sarcastica ironia, del preoccupante stato di crisi a cui siamo giunti (Benvenuti al sud, Che bella giornata, Qualunquemente, tutti film di quest’anno).
1860La rassegna è idealmente suddivisa in due parti: fino a sabato 27 agosto i primi sei film, raccontano e mostrano le esaltanti vicende del nostro Risorgimento, partendo addirittura dalla straordinaria, ma effimera esperienza della Repubblica Napoletana nel 1799 sino al trionfo del trasformismo con Crispi, magnificamente interpretato da un grande Luca Zingaretti nei panni del politico siciliano nel film di Martone. Le due perle assolute della rassegna sono il classico “Senso” di Visconti, che testimonia la crisi di una societa’ (la vecchia, aristocratica) che agisce a fianco e dentro la Storia, senza pero’ riuscire a incidere e parteciparvi e “1860″, capolavoro di Blasetti, film risalente al 1934 e considerato tra gli antesignani e anticipatori di quel genere, il neo-realismo, che ha rappresentato l’eta’ d’oro del cinema italiano qualche lustro piu’ tardi.
La seconda parte inizia con ‘Basilicata coast to coast’, domenica 28 agosto. Certamente il passaggio dal melodramma di Visconti, esaltato dalle musiche di Verdi, alla piccola band di provincia lucana e’ molto forte… eppure, nella scelta dei quattro non piu’ giovanissimi amici lucani c’e’, forse, la metafora dell’intera rassegna: la loro incredibile decisione di percorrere a piedi, in dieci giorni (come quelli di questa rassegna) i cento km che separano le due coste della piccola regione meridionale, rappresenta l’ideale viaggio di riflessione e ricerca che l’intero popolo italiano dovrebbe, se non ora, quando? decidersi a fare, per capire e chiedersi ”da dove veniamo e dove andiamo”, cercando, come i quattro musicisti, nel loro cammino, di ritrovare un Senso, forse perduto.
Negli ultimi tre giorni della rassegna si ride, anche se talvolta con amarezza, dei nostri piu’ triti luoghi comuni geo-antro-psico-linguistici (Benvenuti al sud, Che bella giornata) e della deriva ”qualunquistica” che potrebbe incombere a fronte di una disarmante e invadente marcia trionfale di volgarita’, ignoranza, malaffare, clientelismo e ”quant’altro” come sembra volerci avvertire un Antonio Albanese, apparentemente al di sopra delle righe, ma, forse, al di sotto di una sempre piu’ stupefacente realta’ italiana.

Author: Redazione

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