500 bandiere su “La Bellezza della Costituzione-150 anni Unità d’Italia”

Visite: 1938

Giovedì 5 maggio alle ore 10, a Librino (piazza dell’Elefantino) si terrà la manifestazione finale del progetto didattico “La Bellezza della Costituzione-150 anni Unità d’Italia”.
Dopo aver studiato in classe gli articoli costituzionali, i ragazzi di  50 scuole di ogni ordine e grado della città hanno dipinto le 500 bandiere sulla Costituzione italiana e sui 150 anni dell’Unità d’Italia che da maggio a settembre 2011 sventoleranno sui pali della luce dell’asse dei servizi che collega Librino e l’aeroporto Fontanarossa al porto di Catania.
Migliaia di studenti inaugureranno l’installazione artistica delle bandiere sui pali della luce dell’asse dei servizi.

Vi proponiamo l’intervista al presidente della Fondazione “Fiumara d’Arte-Antonio Presti”

Qual è il messaggio che arriva dal dono di 500 bandiere realizzate dagli studenti delle scuole della città?
“E’ un messaggio forte, di cittadinanza, di voglia di legalità. È un invito esplicito alla riflessione. È un interrogativo civile. La “polis” deve chiedersi: credo ancora in un messaggio di così alto valore etico?
Chiunque passerà dall’asse dei servizi in questi mesi si domanderà: chi ha creato quelle bandiere? E quando saprà che le hanno dipinte i giovani di Catania si emozionerà, si sentirà così parte integrante di un progetto, potrà riflettere sul significato alto che quelle bandiere esprimono. È un modo per restituire ai cittadini un forte senso civico e di responsabilità. Mi riempie di gioia pensare che ogni ragazzo andrà a cercare la propria opera tra quelle bandiere che sventolano, ne discuterà con la propria famiglia, con gli amici, i coetanei. La Costituzione diventa in questo modo argomento di dialogo, di confronto. La città sceglie la legalità, Librino sceglie l’impegno etico. Il quartiere non è più un luogo a rischio, ma spazio di coscienza civile. Tutto questo diventa un’azione popolare, viene dal popolo e al popolo arriva”.

Quest’anno il messaggio della Costituzione ha viaggiato nelle scuole in parallelo: non soltanto attraverso il linguaggio pittorico, ma anche attraverso quello della fotografia. In che modo?
“Sì, è così. I ragazzi hanno utilizzato non soltanto il linguaggio pittorico realizzando queste bellissime bandiere che sventoleranno sui pali della luce dell’asse dei servizi per tutta l’estate, ma anche quello fotografico. Ogni scuola ha coinvolto centinaia di alunni che hanno prima studiato la Costituzione e poi ideato dei set fotografici per rappresentarne gli articoli. Ogni scuola è stata seguita da un fotografo che ha percorso insieme ai ragazzi un cammino di Bellezza. In questo modo il linguaggio dell’arte è diventato strumento di crescita e di formazione. È stato veramente bello vedere la partecipazione emotiva di tutti gli studenti, la loro dedizione, il loro impegno. L’utilizzo di linguaggi della contemporaneità come la pittura e la fotografia ha reso possibile una crescita comune e una partecipazione più diretta e più attiva da parte dei giovani. Questa risposta così carica di emozionalità ci offre la possibilità di continuare anche per l’anno scolastico prossimo con il progetto fotografico”.

Lei ha scelto il tema della Costituzione sottolineandone la Bellezza. Perché?
“Vorrei che tutti i giovani affermassero che la nostra Carta Costituzionale è bella. La società moderna ha bisogno di una sua identità forte costruita su valori e su principi di legalità, libertà e democrazia. Sono felice al pensiero che migliaia di alunni siano stati accomunati dallo studio della Carta Costituzionale, che ne abbiano sintetizzato contenuti, ne abbiano compreso il significato e che l’abbiano trasformato in arte. Più che mai in questo momento il mondo ha bisogno di testimonianza di un impegno per un valore di educazione alla solidarietà e alla cittadinanza. Ecco perché ho voluto sottoporla a loro come valore di Bellezza. Per questo motivo lancio un appello alle scuole perché attivino metodi didattici alternativi che possano coniugare i linguaggi della contemporaneità che per i giovani diventano più stimolanti, emozionanti e diretti. La mia Fondazione è sempre disponibile a intraprendere un cammino comune”.

Dove saranno esposte le immagini realizzate?
“Sulle Porte della Luce, maestose e imponenti strutture alte 15 metri, disegnate dal light designer Pepi Morgia. All’interno scorreranno dei pannelli bianchi sui quali saranno proiettate le immagini ad alta definizione visiva. L’installazione saràvisibile il sabato e la domenica e contribuirà  a creare, anche dopo la sua realizzazione, un’attrattiva turistica per il quartiere. Dopo la Porta della Bellezza il progetto artistico-sociale Terzocchio Meridiani di Luce continuerà con la realizzazione del più grande museo fotografico a cielo aperto del mondo. Sarà un grande archivio civile di 30.000 persone della città.
Al fianco della Fondazione Fiumara d’Arte ci saranno oltre 40 fotografi, il fotoreporter di fama internazionale Reza Deghati, e Marco Pinna, photo editor del National Geographic, al quale è stata affidata la direzione artistica del museo diffuso. Creeremo uno spazio museale che racconti la vita e il lavoro del quartiere.
Spesso mi chiedono come vedo il futuro di Librino: diventerà un bellissimo luogo urbano impreziosito dalla forza dell’arte alimentato dal sogno dell’utopia, un progetto per consegnarsi al valore e al senso del tempo e che trova sempre nel valore dell’impegno e dell’esempio il suo esistere. Librino, un luogo di universale Bellezza”.




Author: Redazione

Share This Post On

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *