Scopri il mare e i ricchi fondali lavici di Catania

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fondali-catania

Di seguito i primi suggerimenti per gli amanti del mare e la subacquea. 
Immergersi nei ricchi fondali lavici del mare catanese è un’esperienza unica e il nostro proposito è quello di valorizzare le immersioni nel fantastico fondale jonico, e in particolare nel tratto lavico della provincia di Catania. Mettiamo a vostra disposizione mappe, descrizioni di chi “vive” questo mare, foto, consigli per chi già pratica le nostre coste.

Santa Maria La Scala
Per chi dovesse arrivare per la prima volta a Santa maria La Scala, l’emozione è garantita! Il paesino si trova esattamente sotto la ripidissima scarpata detta la Timpa di Acireale, una ciclopica muraglia di pietra lavica ricca di vegetazione. Il paese, che vive di pesca e turismo, è disposto lungo la linea di costa.

Come ci si arriva – Dalla statale Catania-Messina, superato il primo ingresso di Acireale, si incontra ad un km circa un semaforo: si gira a sinistra e quindi dopo una serie di tornanti si incontra una traversa con indicazione, appunto, S.M. La Scala. La si imbocca, e prima o poi si “incoccia” il paese.

Dove ci si immerge – Avete l’imbarazzo della scelta! E’ solo un problema di comodità. In fondo al paese – verso sinistra (o sud, se preferite), troverete una lunga spiaggia di ciottoli, sassi e scogli: lì, se siete riusciti a portare l’attrezzatura senza scivolare (dovrete passare anche dalla foce di un ruscellino ghiacciato) potrete entrare in un’acqua meravigliosa.
Potreste scendere anche sotto il posteggio che trovate alla fine della strada asfaltata (dove inizia la suddetta spiaggia, per intenderci): lì si cammina un pò sugli scogli, ma ne vale la pena.

Cosa vedrete – Il fondale è molto ricco. Appena entrati in acqua, fino a -10 m circa, ci sono le cosiddette “casce” di cemento, habitat splendido per tutta la fauna e la flora classici di questa quota: dai gronghi e murene – per chi ama le notturne – ai saraghi, salpe, e grossi branchi di cefali. Poco dopo iniziano le scarpate che, è bene ricordarlo, sono la caratteristica del nostro litorale, coseguenza delle irregolari colate laviche . Dicevamo che dopo le casce il fondale declina da -10 m a circa -20/-25 m. Qui la vita esplode. Polpi di discrete dimensioni, pesce di passo, per non parlare degli infiniti colori dati dalla flora e dalla fauna invertebrata. Poi un pò di sabbia e ancora scarpate fino a circa -40 m, dove è possibile incontrare la regina del mare: la cernia.
Qui finisce la “sportiva”. Ai più ardui sub l’onere di esplorare le profondità più estreme…

 

cartina Capo Mulini

Capo Mulini
E’ un piacevole paesino marittimo tra Acireale e Acitrezza, sede di famosi ristoranti in cui l’alimento base, neanche a dirlo, è il pesce.

Come ci si arriva – Da catania, sulla statale, si supera Acitrezza e si punta verso Acireale (direzione Messina): si abbandona la statale allo svincolo per Capo Mulini (appunto), e si segue la strada dritto fino al paese.

Dove ci si immerge – Cosa vedrete: Ci stiamo immergendo per voi! Vi daremo informazioni precise al più presto…









cartina Aci Castello

Muretti di Aci Castello
Qualunque cosa vi aspettiate sentendo nominare Aci Castello (ma non conoscendolo) è molto lontano da ciò che troverete lì: un gigantesco castello medievale su una rocca lavica a strapiombo sul mare, e intorno il vivacissimo paesino. Uno spettacolo emozionante! (Occhio agli orari: il castello e visitabile e va visto).

Come ci si arriva – E’ facilmente raggiungibile: a otto km da Catania sulla statale Ct-Me. I “muretti” si trovano nella parte nord del paese, in direzione di Aci Trezza (il paese che precede Aci Castello, venendo da Messina); abbandonata la piazza del paese, verso nord appunto, si va verso il porticciolo, lo si lascia sulla destra e quindi ci si trova davanti a una strada che costituisce una caratteristica passegiata a mare, detta appunto “i muretti”.

Dove ci si immerge – “I muretti” sono dotati di agevoli discese a mare; consigliamo una delle ultime: è tra le più comode, è più lontana dall’uscita del porticciolo, si avvicina di più alla zona della riserva dei Ciclopi.

Cosa vedrete – Limitandoci a descrivere solo l’immersione sportiva dalla costa, possiamo definire due scenari. Fino a -25 m ritroviamo le scarpate laviche, anche qui ricche di vita: dal fugace incontro con i branchi di occhiate che nuotano veloci a mezz’acqua a quelli sempre più rari purtroppo con cernie e murene; per quanto riguarda gli invertebrati la caratteristica più importante che ritroviamo tra gli ultimi scogli in quota e le distese di sabbia è la presenza frequente del mollusco più grande del mediterraneo: la gigantesca Pinna nobilis. In quota -30 m circa la sabbia regna sovrana, nel senso che l’attività illegale di pesca a strascico sotto costa ha distrutto le praterie di posidonia tipiche di questo ambiente.


cartina bellatrix Bellatrix

Bellatrix non è il nome latino di un’antica località balneare vicino Catania, bensì un popolarissimo lido.

Come ci si arriva – Si parte da catania. Seguendo la costa (Lungomare) in direzione nord (verso Messina, se preferite) si supera il quartiere di Ognina, borgo di pescatori, e si esce dalla città. Si continua a seguire la strada lungo la costa, qui detta La Scogliera, e, superato il rifornimento Motel Agip, si prosegue per circa 800 m: sul lato mare si vede l’insegna del lido.

Dove ci si immerge – Avete lasciato la macchina dieci metri prima del lido, sul bordo della strada. Lì c’è un varco nel muro, una vera e propria discesa a mare. Scendendo da lì si trova una piattaforma di lava, da cui si può entrare comodamente a mare.

Cosa vedrete – Qui c’è una piacevole sorpresa. Consigliamo di dirigersi, una volta entrati in acqua, leggermente verso destra rispetto la linea di costa (o sud est). I primi 30 m sono pressocchè comuni ai fondali sopra descritti, ma la meraviglia arriva tra i -30 e i -40 m.

Vi troverete davanti ad una smisurata prateria di gorgonie, gialle ma anche blu, comodamente disposte su una scarpata dolcemente pendente. Vi assicuriamo un’emozione indescrivibile.


Author: Luigi Marino

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