Morbide figure femminili adagiate su isole assolate, animali fantastici e coloratissimi, personaggi sospesi in volo: una antica memoria mediterranea anima la pittura di Mimmo Germanà, l’artista catanese a cui il Museo d’arte Moderna e Contemporanea della Sicilia Riso, dedica la mostra curata da Achille Bonito Oliva allestita al Reale Albergo delle Povere in corso Calatafimi a Palermo.
Sono esposti 18 lavori dell’artista, scomparso nel 1992 a soli quarantotto anni. Un artista che ha dato il proprio personale e originale contributo ad un movimento, quello della “Transavanguardia”, che ha segnato negli anni Ottanta il ritorno alla pittura, in Italia e in Sicilia, in linea ad un comune sentire internazionale, dopo la stagione concettuale.
“Un pianeta di pittura nella costellazione della Transavanguardia. Questo è stato la figura di Mimmo Germanà, artista mediterraneo, che ci ha consegnato un deposito prezioso di immagini intrise di colore e forte disegno”. Così lo definisce Achille Bonito Oliva nel suo saggio in catalogo, affermando, inoltre, che “La mostra vuole essere un omaggio ad un artista, scomparso precocemente, attraverso un gruppo di opere che appartengono proprio all’apice della sua produzione, caratterizzata da un cromatismo assolutamente mediterraneo ed uno stile che riesce a sintetizzare dentro di sé, emozione e rigore formale.”
Tutti i dipinti provengono da collezioni private, esemplari nel percorso di Mimmo Germanà (1944 – 1992).
Il ritorno alla pittura e alla sua manualità e la pratica di un attraversamento disinvolto di codici e repertori della storia dell’arte furono utilizzati da Germanà al servizio di una propria irriducibile cifra poetica: sottilmente malinconica nella rievocazione di una perduta felicità edenica, volutamente senza tempo nonostante i rimandi alla lezione espressionista, insieme colta e popolare nella animazione affollata delle sue composizioni .
Mimmo Germanà – Biografia
Nato a Catania nel 1944, è deceduto a Busto Arsizio nel 1992 a soli 48 anni. Trasferitosi a Roma, dopo gli studi classici, Mimmo Germanà, pittore autodidatta di formazione, dopo un esordio legato alla stagione concettuale, emerge agli inizi degli anni Ottanta con la Transavanguardia. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1980, nella sezione“Aperto ‘80”, che venne curata da Achille Bonito Oliva e Harald Szeemann. Nel 1987 vince il Premio Gallarate.
Numerose le mostre personali allestite presso gallerie d’arte private, che documentano già a partire dal 1970 la sua intensa attività. Dopo la sua scomparsa, vanno menzionate, oltre alle numerose collettive, le mostre a lui dedicate nel 1994 a Gibellina presso il Museo d’arte contemporanea e Fondazione Orestiadi, a cura di Achille Bonito Oliva e a Verona presso la Galleria Boxart; nel 2005 a Palermo “Mimmo Germanà. Sul divano” presso la Galleria Prati e a Messina “Mimmo Germanà – Naturae.
Dipinti su tela” presso la Galleria Francocancelliere; nel 2008 la mostra dedicata all’artista presso il Museo Archeologico Regionale di Agrigento; nel 2010 a Milano “Mimmo Germanà. Percorsi di una immaginazione ribelle” presso la Galleria Vinciana. In occasione del ventennale, hanno avuto luogo nel 2012 sia a Catania che a Milano le mostre che hanno reso omaggio all’artista catanese, presentando al pubblico, secondo diversi orientamenti curatoriali, una selezione di lavori della sua intensa produzione artistica che ne perpetua il ricordo.
A Catania ha avuto luogo “Mimmo Germanà. Tra Cielo e Terra” , presso la Side-a modern art gallery; a Milano “Mi ritorni in mente” presso Ca di Frà, e la recentissima “Omaggio a Mimmo Germanà”, allestita sempre a Milano presso lo Studio Cannaviello.
Mimmo Germanà
Reale Albergo delle Povere
Corso Calatafimi, 217, Palermo
8 marzo – 9 giugno 2013.
Ingresso gratuito
Orari:
dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19
chiusura domenica e festivi