La damnation de Faust. Musica di Hector Berlioz con la regia di Terry Gilliam

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la-damnation-de-faust-di-berlioz-palermoÈ frutto di una prestigiosa coproduzione internazionale lo spettacolo per il titolo inaugurale della Stagione 2012 del Teatro Massimo, “La damnation de Faust” di Hector Berlioz (22-29 gennaio): un allestimento, già definito dalla critica inglese come un capolavoro, realizzato dal Massimo con la ENO-English National Opera di Londra e alla Vlaamse Opera di Anversa e Gent, e che vanta la firma di una celebrità come Terry Gilliam, geniale innovatore del linguaggio televisivo, cinematografico e teatrale postmoderno, per la prima volta impegnato nell’opera. A dirigere l’Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Teatro Massimo ci sarà una fra le più note bacchette di oggi, Roberto Abbado. Gli interpreti vocali Gianluca Terranova come Faust, Anke Vondung nel ruolo di Marguerite e Lucio Gallo in quello di Méphistophélès.

Lo spettacolo presentato alla stampa lunedì 16 gennaio alle ore 15.30 presso un luogo simbolo del cinema italiano, il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma – Scuola Nazionale di Cinema, idealmente gemellato con il Teatro Massimo a sottolineare le parentele e le affinità tra opera e cinema. 
L’atteso debutto dello spettacolo verrà preceduto a Palermo da una serie di iniziative collaterali dedicate al cinema di Gilliam. Martedì 17 (Cinema ABC) e giovedì 19 (Scuola di Cinema presso i Cantieri Culturali) saranno proiettati i seguenti film: “Parnassus. L’uomo che voleva ingannare il diavolo” (2009), “Tideland” (2005), “Brazil” (1985), “Lost in la Mancha” (2002); la proiezione di quest’ultimo film sarà preceduta da un incontro con il regista.

Venerdì 20 gennaio la prova antigenerale dello spettacolo “La damnation de Faust” di Hector Berlioz sarà dedicata agli studenti universitari che in questo periodo sono stati raggiunti e coinvolti nel progetto di divulgazione elaborato dagli Ambasciatori del Teatro Massimo durante il loro stage formativo presso la Fondazione.

La damnation de Faust
Légende dramatique in quattro parti e dieci quadri su libretto di Hector Berlioz, Almire Gandonniére e Gerard de Nerval dal Faust di Goethe
Musica di Hector Berlioz
Nuovo allestimento in coproduzione con l’English National Opera-ENO e la Vlaamse Opera

Direttore Roberto Abbado
Regia Terry Gilliam
Scene Hildegard Bechtler
Costumi Katrina Lindsay
Regista collaboratore/movimenti coreografici Leah Hausman
Luci Peter Mumford
Video Designer Finn Ross
Video artist Jane Michelmore
Assistente alla regia Elisabetta Marini
Collaboratrice ai costumi Elena Cicorella

Cast
Faust Gianluca Terranova [22, 24, 26 e 29]
Arnold Bezuyen [25 e 28]
Méphistophélès Lucio Gallo [22, 24, 26 e 29]
Carlo Cigni [25 e 28]
Marguerite Anke Vondung [22, 24, 26 e 29]
Natalia Gavrilan [25 e 28]
Brander Enrico Iori
Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Teatro Massimo
Maestro del Coro Andrea Faidutti
Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo

Calendario
Domenica 22 gennaio, ore 20.30: Turno Prime
Martedì 24 gennaio, ore 18.30: Turno B
Mercoledì 25 gennaio, ore 18.30: Turno S1
Giovedì 26 gennaio, ore 18.30: Turno C
Sabato 28 gennaio, ore 20.30: Turno F
Domenica 29 gennaio, ore 17.30: Turno D

Appunti sull’opera
La damnation de Faust di Berlioz andò in scena a Parigi nel 1846 e ha per soggetto alcuni segmenti del Faust di Goethe: l’inquietudine del protagonista, combattuto tra slanci vitali e noia esistenziale, diventa espressione della sensibilità romantica dell’autore. Le passioni di Faust trovano la loro piena espressione nel gesto iperbolico del baratto della propria anima con Mefistofele. Caratterizzata da una profonda tensione emotiva, coinvolge ancora oggi il pubblico per i temi affrontati e la ricchezza stilistica e musicale.
L’opera sarà presentata in una coproduzione del Massimo con la ENO-English National Opera di Londra e alla Vlaamse Opera, firmata da un maestro del cinema come Terry Gilliam, geniale innovatore del linguaggio televisivo, cinematografico e teatrale postmoderno, per la prima volta impegnato nell’opera. Membro dei Monty Phython, Gilliam è il fantasioso e irriverente regista di film-culto come “Brazil”, “Le avventure del barone di Münchausen”, “La leggenda del Re pescatore”, “L’esercito delle 12 scimmie”, “Paura e delirio a Las Vegas”, “I fratelli Grimm”, “Parnassus”. Sarà uno spettacolo pirotecnico in cui Gilliam percorrerà simbolicamente i momenti più bui della storia tedesca del Novecento. A tener saldo invece il sogno musicale faustiano di Berlioz, la bacchetta prestigiosa di Roberto Abbado.

Terry Gilliam
terry-gilliam-centro-sperimentale-palermoNato nel 1940 a Minneapolis, è stato dal 1969 l’unico membro americano dei Monty Phyton, principale autore-animatore delle surreali sequenze animate che arricchivano il loro famoso show televisivo “Monty Python’s Flying Circus”. 
Nel 1975, con Terry Jones firma la sua prima regia cinematografica, “Monty Python and the Holy Grail” (“Monty Phyton e il Sacro Graal”), cui segue il primo film diretto da solo “Jabberwocky” (1977). Quindi firma “Time Bandits” (1981), “Brazil” (1985) con Jonathan Pryce e Robert De Niro (che ha ottenuto una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale, il Los Angeles Film Critics Award come miglior film e altri numerosi riconoscimenti internazionali); “The Adventures of Baron Munchausen” (“Le avventure del barone di Münchausen” 1988; scenografia di Dante Ferretti e fotografia di Giuseppe Rotunno, con John Neville, Uma Thurman, Robin Williams e Sting), un ritorno al ciclo storico-fantastico del Graal con “The Fisher King” con Robin Williams, Jeff Brodges e Mercedes Ruehl (“La leggenda del re pescatore”, 1991; Premio speciale per la regia e Leone d’Argento alla 48a Mostra del Cinema di Venezia, 2 Golden Globe e un Oscar). 
Il ritorno sulla sedia da regista è per il film epico di fantascienza pieno di stelle “Twelve Monkeys” (“L’esercito delle 12 scimmie”, 1995), che comprendeva nel cast Bruce Willis e Brad Pitt; quindi gira “Fear and Loathing in Las Vegas” (“Paura e delirio a Las Vegas”, 1998), dal libro autobiografico di Hunter S. Thompson, con Johnny Depp, Benicio Del Toro e Cameron Diaz. Nel 2000, Gilliam intraprende la produzione di un film sognato per tutta la vita, “The Man Who Killed Don Quixote”. 
A causa di numerosi problemi legati alla produzione, il set (con Johnny Depp) fu interrotto dopo appena una settimana e il girato è confluito in un documentario intitolato “Lost in La Mancha” (2002). Nel 2005, Gilliam completa “The Brothers Grimm” “I fratelli Grimm e l’incantevole strega”, interpretato da Matt Damon, Heath Ledger e Monica Bellucci, seguito un anno dopo da “Tideland” (“Tideland, il mondo capovolto”) con Jeff Bridges, Jodelle Ferland e Janet McTeer. 
In 2009, scrive, produce e dirige il suo quattordicesimo film, “The Imaginarium of Doctor Parnassus” (“Parnassus. L’uomo che voleva ingannare il diavolo” con Heath Ledger, Johnny Depp, Colin Farrell, Jude Law, Christopher Plummer e Tom Waits. Nel 2011, scrive e dirige “The Wholly Family”, cortometraggio prodotto dal pastificio Garofalo, in cui elogia la cucina italiana. Infine, sempre nel 2011, debutta nella regia di un’opera lirica con “La damnation de Faust” di Hector Berlioz, in una coproduzione fra la English National Opera e il Teatro Massimo.

I protagonisti
Il piglio drammatico, l’istintivo lirismo coniugato all’evocativa padronanza di diversi stili e compositori hanno fatto di Roberto Abbado uno dei più apprezzati e richiesti direttori d’orchestra della sua generazione. Nato in una famiglia di musicisti, Roberto Abbado ha studiato direzione d’orchestra con Franco Ferrara presso il Teatro La Fenice di Venezia e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.
È stato direttore d’orchestra principale della Munich Radio Orchestra, ed è salito inoltre sul podio della Royal Concertgebouw Orchesta, dell’Orchestre National de France, dell’Orchestre de Paris, della Dresden Staatskapelle, della Leipzig Gewandhaus Orchestra, della Israel Philharmonic Orchestra, per nominarne solo alcune. In Italia è impegnato principalmente con le Orchestre del Teatro alla Scala, del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, della Rai di Torino, e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Molto noto negli Stati Uniti, vi ha debuttato nel 1991 con l’Orchestra of St. Luke’s al Lincoln Center di New York. Attualmente collabora principalmente con la St. Paul Chamber Orchestra, dove ricopre anche il ruolo di Artistic Partner. Dirige inoltre regolarmente le orchestre di Boston, Philadelphia, Chicago, Atlanta, St. Louis, San Francisco, e Houston. Attivo anche sul versante operistico, ha diretto numerose produzioni e prime rappresentazioni assolute in alcuni fra i più prestigiosi teatro del mondo.
Fra gli impegni più importanti si segnalano “La Gioconda” e “Lucia di Lammermoor” al Teatro alla Scala; “I vespri siciliani” alla Wiener Staatsoper; “L’Amour des trois oranges”, “Aida” e “La traviata” alla Bayerische Staatsoper di Monaco; “Le Comte Ory”, “Attila”, “I Lombardi alla prima crociata” e “Phaedra” di Henze al Maggio Musicale Fiorentino; “Simon Boccanegra” e” La clemenza di Tito” al Teatro Regio di Torino; “La donna del lago” all’Opéra de Paris e al Teatro alla Scala; “Fedora” al Metropolitan Opera di New York; “Ermione”, “Zelmira” e “Mosé in Egitto” al Rossini Opera Festival di Pesaro.
Riconosciuto a livello internazionale come uno dei maggiori interpreti della musica moderna e contemporanea, ha diretto frequentemente pagine musicali del ventesimo secolo di compositori quali Luciano Berio, Salvatore Sciarrino, Luca Francesconi, Fabio Vacchi (del quale ha diretto la prima rappresentazione assoluta di “Teneke” al Teatro alla Scala nel 2007), Pascal Dusapin, Henri Dutilleux, Olivier Messaien, Alfred Schnittke, Hans Werner Henze, John Adams.
La sua proficua discografia include incisione di opere, concerti e musica sinfonica per le etichette BMG (RCA Red Seal), Decca, Deutsche Grammophon, e Stradivarius, comprese le premiate incisioni dei “Capuleti e Montecchi” e di “Tancredi” entrambe con Eva Mei per BMG. Fra i suoi dvd figurano titoli quali “Fedora” per Deutsche Grammophon (con Mirella Freni e Placido Domingo dal Metropolitan Opera); “Ermione” dal Rossini Opera Festival di Pesaro per Dynamic; e il New Year Concert (2008) dal Teatro La Fenice di Venezia per Hardy Classic Video. Nel 2008 ha vinto il premio “Abbiati”, assegnatogli dall’Associazione Nazionale Critici Musicali Italiani, come “Direttore d’orchestra dell’anno”.



Informazioni maggiori retrospettiva sul cinema di Terry Gilliam.

Ufficio Stampa del Teatro Massimo:
Floriana Tessitore stampa@teatromassimo.it
www.teatromassimo.it
Ufficio stampa del Centro Sperimentale di Cinematografia:
Susanna Zirizzotti http://www.fondazionecsc.it – http://ufficiostampacsc.blogspot.com/



Author: Redazione

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