Il fiume Oxena è un affluente del Trigona, il quale a sua volta si versa, in parte, nel lago di Lentini e, in parte, nel San Leonardo (fiume che scorre sulla Piana di Catania e sfocia nello Ionio).
Nel territorio di Militello Val di Catania l’Oxena forma delle belle cascate, che stranamente sono attive tutto l’anno, anche nei periodi di forte siccità. Il fiume infatti viene alimentato da innumerevoli sorgenti che si aprono proprio sulle sue sponde.
La visita a queste cascate è affascinante, specialmente se viene compiuto nelle stagioni calde. Si giunge in un ambiente inusuale, formato da cave verdeggianti e pianori assolati, si percorre il fondo di una di queste cave, sotto una gelleria vegetale che fa da volta e si perlustra controcorrente il fiume che non è mai profondo.
Da Catania si imbocca la SS 385 che porta a Scordia e a Militello Val di Catania. Giunti in quest’ultimo centro occorre dirigersi verso il Poggio Mineo (sito in prossimità della Chiesa del Calvario). Da qui parte la strada provinciale per Caltagirone (SP 28/II). Imbocchiamola, azzerando il contachilometri. Dopo circa 2 km, ad un bivio, ci immettiamo nella strada provinciale per Francofonte (SP 47). Quasi subito attraversiamo un ponte sulla ferrovia. Si percorra questa strada asfaltata, evitando tutte le strade e le carrareccie che si aprono ai suoi lati. Dopo 4,5 km dal punto di partenza (Poggio Mineo) la strada si fa stretta; si vada avanti per altri 2 km verso la contrada Via Grande, finché (6,1 km dalla partenza) si apre, in curva, sulla destra, una stradella asfaltata, in salita, situata sotto una casetta che ha alle spalle un traliccio dell’alta tensione.
Questa stradella, che dopo un centinaio di metri si tramuta in carrareccia, conduce ad un centro di accoglienza per disabili (“Casa Giovanni Emanuel – Residenza Monsignor Gulizia – Associazione Madonna della Lettera”). Percorrendo il viottolo, costeggiando il bordo della cava del fiume Oxena, che si intravede sul fondo di essa, giungeremo su un piccolo slargo che si apre dinnanzi al cancello d’ingresso del centro di accoglienza.
Da questo punto si prosegue a piedi. Accanto al cancello c’è una sterrata che conduce in fondo alla cava; è chiusa da una recinzione mobile, che attraverseremo, avendo poi cura di richiuderla. La stradella è in forte discesa. Non la percorriamo fino in fondo, ma ci fermiamo accanto ad una casetta diruta che si affaccia sulla cava. Da qui parte un piccolo sentiero che incontra un rudere di mulino, varie scalette in pietra e residui di colture (agrumi?). Si giunge sul letto lavico su cui scorre l’Oxena, che appena più avanti fa il salto della cascata.
Nelle acque basse scorgeremo diverse piante idrofite (la Beccabungia, il Crescione, la Brasca e il Ceratofillo. Mentre lateralmente troveremo cespi della rara Felce Scolopendria.
Si attraversa il fiume e si possono ammirare le cascate dall’alto di uno sperone di roccia, doce crescono fichidindia e bagolari.
Per ammirare le cascate da sotto occorre scendere sul letto sottostante del fiume e quindi ci si incammina verso una malmessa recinzione fatta di fili metallici, sotto i quali è neceessario passare strisciando. Quindi si percorre un sentiero che scende lungo la sponda destra del fiume, sulla quale incontriamo vari alberi di Biancospino.
Giunti sul fondo occorre infilare gli stivali in quanto si dovrà camminare per un centinaio di metri sul letto del fiume contro corrente. Si passerà sotto una intricata galleria verde fatta da rami di Salice Bianco, di Salicone, di Olmo, di Frassino e di liane della Vitalba.
Sulle sponde troviamo Epilobio d’acqua e Sedano d’acqua. Non manca la fauna: nelle parti ombrose volano nugoli di libellule Colotterigi e sull’acqua corrono piccoli coleotteri bronzei e eleganti cimici d’acqua. Frequente anche la Rana; meno comune il Granchio di fiume.
(tratto da S. Arcidiacono, Guida Naturalistica della provincia di Catania, Giuseppe Maimone Editore, 2003 Catania)
9 Settembre 2012
A queste cascate ci sono stato diverse volte ma arrivandoci dal fiume, con gli stivali, che imbocco a circa 2 kilometri dalle cascate e devo proprio dire lo spettacolo è veramente molto bello. imbocco nella stessa strada provenendo sa scordia. e arrivo al mulino a fine giro.
Vorrei sapere se, invece vi sia qualche strada che da lì possa consentirmi di salire fino a militello costeggiando il ruscello.
Se sapete quache cosa ve ne sarei veramente grato.
Ho sentito che vi sia un percorso che poi porta ad un ponte di legno…
Grazie e complimenti per il sito