L’Ilice di Pantano, “Ilici di Carrinu“, è il più grande e antico leccio (Quercus ilex) dell’Etna nella contrada di Carrinu situato al confine tra i territori di Milo e Zafferana Etnea. Da più di 7 secoli domina il territorio della muntagna tra i boschi di castagno e lecci. Una delle zone più interessanti dell’Etna sia sotto il profilo vegetazionale che dal punto di vista antropologico. Fino alla seconda guerra mondiale la zona era molto frequentata dai carbonai che vi preparavano i “fussuna” e dai contadini che vi seminavano la segala con la quale impastavano il tradizionale pane di “irmanu”. Ancora adesso, andando in giro tra i ginestreti appena sopra l’Ilice, non è raro imbattersi nelle tracce dell’antico modo di produzione del carbone.
Fino al secolo scorso esistevano numerosi grossi esemplari di leccio nella zona che appariva più rigogliosa e dominata dal bosco, oggi è caratterizzata principalmente dal ginestreto.
Il Grande Leccio ha i rami scolpiti dal vento e tra i più lunghi del mondo: una maestosa presenza, ma allo stesso tempo pacata che incute tranquillità.
Più di 700 anni, 927 metri sul livello del mare, con un altezza di 25 metri e un diametro delle fronde di 30 metri e un tronco di 5 metri, è immerso in un fitto bosco tra feltri e ginestre, un luogo del nostro vulcano da scoprire e amare.
Seduti sotto questo grande albero, assorti nel silenzio, si sente sussurrare il tempo e la natura, si sentono le voci di antiche civiltà e si ritrova un senso di equilibrio tra uomo e territorio. In fondo l’Etna non è solo pietra lavica, crateri e paesaggi lunari ma storia, natura e soprattutto territorio da difendere e valorizzare.
Le nostre indicazioni per visitare il Grande Leccio
Il bosco si trova nei pressi dell’abitato di Caselle tra Zafferana Etnea e Milo.
Appena superata Zafferana sulla sinistra trovate segnalato lo svincolo per Caselle. Proseguire la strada sino alla piazzetta di Caselle e svoltare a sinistra. Dopo 400 / 500 metri troverete sempre alla vostra sinistra l’indicazione per l’Ilice di Pantano (cartello bianco e verde). Percorrere altri 100 metri e imboccare la deviazione a sinistra della strada posta sulla prima curva che incontrate.
Seguite questa strada e dopo 200 metri in prossimità di una villetta con il cancello verde posteggiare l’auto.
A destra della villetta inizia una strada sterrata di campagna imboccatela per iniziare il percorso a piedi.
Dopo poche centinaia di metri sulla destra inizia una mulattiera in salita che bisogna percorrere. La mulattiera costeggia un bosco di castagni, ma la vegetazione è ricca di felci, ginestre e piante aromatiche. Infatti se fate attenzione potreste scorgere disseminate lungo la mulattiera delle piantine di origano.
Percorrere la mulattiera per circa 600 metri. Sulla vostra sinistra troverete uno slargo da cui in fondo inizia un sentiero di montagna che bisogna percorre. Questo spiazzo e caretterizzato dalla presenza di un pilone dell’alta tensione.
Una volta imboccato il sentiero, l’albero è distante da voi poche centinaia di metri, protetto dal fitto bosco. Continuate a salire seguendo il percorso sino a raggiungere il terrazzamento dell’Ilici di Carrinu, il Grande Leccio, Quercus Ilex.
Tempi di percorrenza:
Percorso in auto dalla strada provinciale di Zafferana: 5 minuti
Escursione a piedi: 30 / 40 minuti
Lunghezza complessiva del percorso: 1,5 Km