Dopo il mare viene il porto. I porti sono per le musiche quello che e’ il polline per i fiori. Queste sono musiche di porto che praticano esercizi, indiscipline individuali. Cavalli che provano a essere giraffe. Sono suonate in greco, per debito nei confronti della Grecia, che ha donato al mondo oltre alla civiltà anche una delle più straordinarie musiche urbane del mondo: il rebetiko. Sono pezzi che nell’anno dell’olimpiade servono per fare esercizio di ribellione e di identità, per tenere in esercizio il mangas che e’ in noi. Per ricordarci che siamo originali: che abbiamo un origine. Che siamo uomini, non solo consumatori e non abbiamo paura di consumare la vita. Questi sono esercizi allo scoperto, dove si viene a scoperto della vita. (Vinicio Capossela. Giugno 2012)
Rebetiko Gymnastas è il nuovo album di Vinicio Capossela pubblicato lo scorso 12 giugno in Italia e Grecia (La Cupa/Warner) che adesso diventa tour proponendo due tappe siciliane, il 16 agosto ad Agrigento Teatro Valle dei Templi e il 17 agosto con un concerto speciale al Teatro Greco di Taormina.
Vinicio Capossela sarà alla testa della stessa band italo-greca (in formazione allargata) con la quale ha inciso il disco: Vinicio Capossela, voce, chitarre e pianoforte; Alessandro Stefana, chitarre, steel guitar e bouzouki; Glauco Zuppiroli, contrabbasso; Vincenzo Vasi, theremin, campionatore e voce; Manolis Pappos, bouzouki; Ntinos Chatziiordanou, accordeòn; Vassilis Massalas, baglamas; Dimitrios Emmanouil, percussioni.
Rebetiko Gymnastas (… dal sito dell’artista)“Il rebetiko è musica nata da una catastrofe, da una grande crisi e da una colossale migrazione. Ha dentro di sé il cromosoma della ribellione e della rivolta individuale. E’ musica che viene dal basso e che si condivide a tavola, come un’eucarestia. E nel momento in cui un intero mondo sta sparendo è bene abbracciarsi perché una corda intrecciata a più fili ha maggiore resistenza. Questa musica offre ad ognuno la possibilità di ballare da solo nel centro di un abbraccio. Questo è il nostro abbraccio alla solitudine di ognuno.
Il rebetiko è anche musica dell’assenza. Assenza di chi resta, di chi non è partito, di chi subisce la partenza altrui, o assenza della nostra parte che non se n’è andata. E’ dunque legato ai porti, alle stazioni e più in generale ai luoghi dell’addio. E’ musica di ferita e cicatrice, che ci fa patire per tutto ciò che sta dall’altra parte della vita, per quello che avremmo potuto essere, per il bersaglio che abbiamo mancato. E allo stesso tempo è musica di chi non si sottrae a questo dolore, ma lo sopporta con una disciplina paragonabile a quella del ginnasta. Necessita di esercizio e integrità, applicazione, forza e virtuosismo. Come un esercizio agli anelli.
Queste di “Rebetiko Gymnastas” sono prove ginniche che riguardano alcune vecchie canzoni, ripassate con l’esercizio di un modo di vivere e di suonare. Musicalmente sono spezie forti, che vengono da oriente, ma che sanno anche rimanere ferme al loro posto. Sono pezzi e temi già noti che rivestono la tuta ginnica e tornano a sedersi.
Il concerto è dunque un’odissea con ritorno in porto. Esercizi allo scoperto, dove si viene allo scoperto della vita, praticati su brani di risacca e di taverna. Rebetiko, morna, bolero, sono musiche riportate dalle onde. I porti sono per la musica quello che per i fiori è il polline. Fanno viaggiare le canzoni, gli fanno prendere nuove vesti e cambiare lingua, ma mantengono l’emozione iniziale, un’emozione che ha a che fare con la nostalgia, ma anche con l’euforia e la morte. Non mancano in questa odissea i brani del viaggio che conducono al porto, brani ancestrali provenienti dal mito, una lunga ombra distesa sul Mediterraneo, il mare dei prodigi, della terribilità e della meraviglia.”
Il nuovo disco di Vinicio Capossella contiene quattro brani inediti, una ghost-track e otto canzoni note reinterpretate in chiave rebetika.
Il disco è stato registrato negli storici studi Sierra in Atene su nastro analogico con l’accompagnamento di alcuni fra i migliori musicisti greci di rebetiko: Ntinos Chatziiordanou alla fisarmonica,Vassilis Massalas al baglamas, Socratis Ganiaris alle percussioni e soprattuttoManolis Pappos, sommo rebetes del bouzuki con una gloriosa carriera fatta di collaborazioni con musicisti del calibro di Theodorakis, Arvanitaki, Xarhakos, Galani, Papazoglou e Ntalaras.
L’album vede anche la partecipazione speciale della cantante Kaiti Ntali, di Mauro Pagani, Marc Ribot e Ricardo Pereira.
Insieme a loro, due pilastri della formazione storica: Alessandro Asso Stefana alla chitarra elettrica e Glauco Zuppiroli al contrabbasso.
Il disegno di copertina è stato realizzato dal grande disegnatore francese David Prudhomme, autore di “Rebetiko. L’erba cattiva” (Coconino Press).
Il booklet contiene i testi tradotti in greco ed esercizi ginnici per quanti volessero impratichirsi.
“REBETIKO GYMNASTAS – Esercizi allo scoperto”
il 16 agosto Agrigento Teatro Valle dei Templi
17 agosto Taormina Teatro Greco
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